Errori del Var a ripetizione, ma che succede?

Oggi ci soffermiamo qualche secondo a riflettere sul VAR. In 6 giornate di campionato, ne sono successe già di cotte e di crude.

Troppi errori dall'inizio della stagione

Oggi ci soffermiamo qualche secondo a riflettere sul VAR.

In 6 giornate di campionato, ne sono successe già di cotte e di crude. Alla prima giornata, il clamoroso errore del rigore assegnato al Milan, nel mezzo tanti errori di valutazione, fuori gioco fischiati con giocatori invece in gioco e non corretti dal VAR (ma non c'era il consiglio di lasciar giocare e poi alzare la bandierina?), gol annullati per falli involontari di mano in corsa, rigori inventati dal VAR per tocchi di mano involontari praticamente inesistenti mentre pestoni netti o trattenute vengono ignorate, calci d'angolo netti non assegnati, fino all'incredibile annullamento del gol di Milik in Juventus-Salernitana. Se questo è il VAR, signori, così non serve: la modifica continua delle regole sul fallo di mani, sulle punizioni, sulle barriere, addirittura il rinvio dal fondo è stato cambiato!, stanno generando confusione totale nella testa degli arbitri, i loro giudizi sono annebbiati e poco lucidi. Ma cosa sta succedendo?

Detto questo, si confermano in testa alla classifica Milan, Napoli e Atalanta (nonostante il passo falso con la Cremonese, che peraltro comincia a raccogliere punti meritati), oggettivamente le squadre che giocano il calcio migliore. L'Udinese è alla quarta vittoria consecutiva e segue a ruota le capoliste: la squadra di Sottil propone un calcio spettacolare.

Parlare di risultati dopo lo scempio arbitrale visto su quasi tutti i campi ieri è quasi superfluo.